21 – LO STATO DI INESISTENZA
Lo stato d’inesistenza rappresenta il fine, l’obiettivo, il principio ispiratore dell’evoluzione dell’intero esistente, ma al tempo stesso rappresenta la fine dell’esistente.
L’ inesistenza deve essere considerata come una condizione di perfezione in cui l’evoluzione è terminata, la mutazione è cessata e si è giunti ad uno stato di eterna stabilità.
ATTENZIONE. Lo stato di inesistenza non ha nulla a che fare con il concetto di morte. Quest’ultima è solo il confine tra l’esistente vivente e l’esistente non vivente, tra un’esistenza animale e un’esistenza minerale. La morte non determina il passaggio allo stato di inesistenza ma solo il passaggio in un diverso stato, in una diversa forma, ma pur sempre di esistenza !
Non potendo ovviamente percepirlo attraverso i sensi, possiamo almeno formalizzare idealmente lo stato d’inesistenza ?
28 agosto 2008
10 agosto 2008
20 – DIFFERENZE e UGUAGLIANZA.
ESISTENZA ed INESISTENZA
Le contrapposizioni, le differenze, i contrasti, rappresentano quindi la fonte d’evoluzione dell’intero Universo.
Rappresentano l’esistente.
Al contrario le identità, le uguaglianze, gli equilibri, rappresentano la fine dell’evoluzione.
Rappresentano l’inesistente. Determinano l’inesistenza.
Eppure è proprio l’equilibrio, l’uguaglianza, il principio ispiratore dell’evoluzione.
L’uguaglianza rappresenta quindi sia il fine che la fine dell’evoluzione.
Ogni aspetto dell’universo ricercando spontaneamente ed inconsapevolmente l’equilibrio, ricerca in realtà la fine della sua evoluzione, uno stato di equilibrio definitivo, perfetto, eterno.
Ma uno stato siffatto non può rientrare nell'ambito dell'esistente che muta necessariamente, quindi tale stato è necessariamente lo stato di inesistenza.
In conclusione il principio ispiratore dell’evoluzione dell’universo e dell’intero esistente è la ricerca dello stato di inesistenza.
ESISTENZA ed INESISTENZA
Le contrapposizioni, le differenze, i contrasti, rappresentano quindi la fonte d’evoluzione dell’intero Universo.
Rappresentano l’esistente.
Al contrario le identità, le uguaglianze, gli equilibri, rappresentano la fine dell’evoluzione.
Rappresentano l’inesistente. Determinano l’inesistenza.
Eppure è proprio l’equilibrio, l’uguaglianza, il principio ispiratore dell’evoluzione.
L’uguaglianza rappresenta quindi sia il fine che la fine dell’evoluzione.
Ogni aspetto dell’universo ricercando spontaneamente ed inconsapevolmente l’equilibrio, ricerca in realtà la fine della sua evoluzione, uno stato di equilibrio definitivo, perfetto, eterno.
Ma uno stato siffatto non può rientrare nell'ambito dell'esistente che muta necessariamente, quindi tale stato è necessariamente lo stato di inesistenza.
In conclusione il principio ispiratore dell’evoluzione dell’universo e dell’intero esistente è la ricerca dello stato di inesistenza.
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